Holter pressorio

MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE PER 24 ORE DEL PAZIENTE IPERTESO

Informazioni generali

 

Il monitoraggio dinamico o ambulatorio della pressione per 24 ore rappresenta una metodica indispensabile per la corretta valutazione del paziente iperteso. Prima di iniziare il monitoraggio l’apparecchiatura va sempre testata nel singolo paziente per accertare che la differenza tra le misurazioni fornite dal monitor e quelle contemporaneamente rilevate da un osservatore non superi i 5 mmHg.

Al paziente viene applicato un bracciale convenzionale sul braccio non dominante, adeguato alla circonferenza del braccio, collegato ad un piccolo registratore fissato alla cintura. La registrazione va programmata per effettuare misurazioni con intervalli di 15-20 min durante il giorno e 20-30 min durante il sonno. Ai pazienti deve essere raccomandato di effettuare le normali attività quotidiane e di evitare esercizio fisico intenso. I pazienti riporteranno su apposito diario , tutte le attività svolte nell’arco delle 24 ore, il momento dei pasti, l’ora di assunzione dei farmaci, le ore di sonno e la qualità dello stesso.

L’uso estensivo del monitoraggio dinamico della pressione arteriosa per 24 ore nella diagnostica dell’ipertensione si basa sull’evidenza che la pressione misurata ripetutamente al di fuori dell’ambiente clinico, ha un valore prognostico superiore a quello della pressione misurata estemporaneamente nello studio medico. Le nuove linee guida ESH per il monitoraggio dinamico della PA nelle 24 ore, estendono le indicazioni per questo test, sottolineando la sua importanza nel rilevare la pressione notturna (di rilievo in caso di disautonomia, nefropatia, diabete, apnee notturne) e nel quantificare la variabilità della pressione arteriosa nelle 24 ore.

Il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa nelle 24 ore offre quindi informazioni esclusive, e non va quindi considerato come una alternativa ma come un metodo complementare alla pressione misurata dal paziente stesso a domicilio. È utile effettuare il monitoraggio dinamico soprattutto quando le misurazioni in ambiente clinico hanno un’ampia variabilità, nei soggetti con elevata pressione nello studio medico ed assenza di danno d’organo, nei pazienti con elevato rischio cardiovascolare, quando vi è apparente resistenza alla terapia antiipertensiva e quando vi è discrepanza tra misurazioni in ambiente clinico e quelle domiciliari.